La Corte dei Conti - Sezione regionale Lombardia – con delibera n. 115/2020 ha risposto al quesito della Regione Lombardia circa la legittimità dell’erogazione del buono pasto ai lavoratori pubblici che, attualmente, svolgono la loro prestazione in modalità agile.

In tale delibera si ritiene il parere inammissibile poiché la propria funzione consultiva risulta legislativamente circoscritta alla materia della contabilità pubblica e non può implicare, come nel caso di specie, una funzione interpretativa di specifiche disposizioni contrattuali.

La Corte, inoltre, nel confermare che il buono pasto è materia regolamentata dalle norme del CCNL e, quindi, esclusa dal perimetro della funzione consultiva della magistratura contabile, conferma che la prestazione di lavoro in modalità agile è assoggettata alla disciplina degli istituti del rapporto di lavoro previsti dai vigenti CCNL e che, pertanto, vengono in rilievo alcuni aspetti di esclusiva competenza della fonte contrattuale.

Si riporta la circolare inviata a tutte le sedi.